Bam bam bam… fine dell’Europa con l’Ucraina, le parole di Trump spiegano bene: senza di noi non avete carte. La sostanza é: siete finiti. Il mondo sta assistendo a una trasformazione geopolitica senza precedenti, con l’emergere di un nuovo ordine multipolare. In questo contesto, l’Europa si trova di fronte a sfide cruciali che ne mettono in discussione il ruolo e la rilevanza. L’incapacità dell’UE di agire in modo coeso e strategico rischia di relegarla a un ruolo marginale, trasformandola in un semplice teatro di competizione commerciale tra le grandi potenze. Il declino dell’egemonia statunitense e l’ascesa di potenze come Cina, Russia e India stanno ridefinendo gli equilibri globali. Questo nuovo ordine è caratterizzato da una competizione strategica dove le grandi potenze si contendono l’influenza politica, economica e militare, con un crescente ricorso a strumenti ibridi e asimmetrici. Emergono blocchi regionali che rafforzano la loro autonomia e il loro potere contrattuale e le istituzioni internazionali sono messe in discussione, mentre si rafforzano coalizioni ad hoc su temi specifici. Puff… l’Europa va in fumo. L’Europa, nonostante il suo peso economico e culturale, fatica a tradurre la sua potenza in influenza politica globale a causa di continue divisioni tra nazioni che portano a una mancanza di politica estera unitari e di sicurezza comune. Le divergenze di interessi tra gli Stati membri e la difficoltà di prendere decisioni rapide ed efficaci. Ma non è mica finita, gli errori si moltiplicano ed ecco che l’Europa dipende fortemente da altre potenze per l’energia, le materie prime e la sicurezza, limitando la sua autonomia decisionale e rendendola vulnerabile su più fronti. L’incapacità dell’Europa di superare le sue debolezze rischia di relegarla a un ruolo marginale nel nuovo ordine multipolare. In particolare l’Europa potrebbe diventare un semplice mercato di sbocco per le merci prodotte da altre potenze, perdendo la sua capacità di influenzare le regole del commercio globale. Potrebbe essere coinvolta in conflitti regionali senza avere la capacità di influenzarne l’esito, diventando un teatro di scontro tra altre potenze. In poco più di un mese il nuovo presidente degli USA ha messo all’angolo l’Europa, ha dimostrato l’incapacità e il nulla della UE in un proseguo di azione iniziato con la guerra tra Ucraina e Russia e cioè tagliando il rifornimento energetico a Germania ed Europa. Sostenere l’Ucraina si è dimostrato un errore grossolano di incapacità inaudita e ora non l’Europa non ha vie d’uscita.