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30 Dec
ANCHE A NOI PIACCIONO LE BIONDE. MA NON LE CONFONDIAMO CON LE SANTE

Non c’è cecità peggiore di quella di una certa destra “identitaria” che, in preda a una crisi di astinenza da modelli, ha deciso di elevare a divinità Brigitte Bardot: il prototipo della decadenza transalpina elevato a sistema. È il trionfo dei beoti: scambiare un’icona del nichilismo per una salvatrice della stirpe. La Bardot non è mai stata una donna libera; è stata un prodotto industriale confezionato da Roger Vadim per scardinare i rimasugli della moralità europea. Con quel volto bello e un corpo usato come ariete contro la famiglia, ha incarnato la figura della libertina che mette il proprio piacere al di sopra di ogni dovere.Il suo “curriculum” parla chiaro: tre matrimoni, amanti a profusione e, soprattutto, l’abbandono di un figlio che non ha mai voluto né cresciuto. Un’esistenza consacrata all’Io, che nel finale di partita si è trasformata in una misantropia grottesca. Il suo animalismo non è amore per il creato, ma odio per l’umano: il rifugio di chi, non sapendo più essere madre o moglie, si circonda di cani per sfuggire al vuoto che ha contribuito a creare. L’equivoco su cui banchettano i beoti di destra è la sua opposizione all’Islam. Questi “patrioti da tastiera” la venerano come una nuova Giovanna d’Arco, ignorando l’abisso che separa la Vergine Guerriera dall’animalista peripatetica.Giovanna d’Arco combatteva per il Re e per Dio, mossa dal Sacro.La Bardot strepita contro l’invasione musulmana solo perché minaccia il suo stile di vita edonista e sregolato. Per usare un eufemismo.Non è una difesa della civiltà cristiana, di Lepanto o dei Crociati. È la difesa del mignottismo contro l’ordine. La Bardot non odia il Corano perché ama il Vangelo; lo odia perché teme che qualcuno possa chiederle conto del suo vuoto pneumatico. Vedere la destra francese e internazionale prostrarsi davanti a una simile figura è lo spettacolo deprimente di una fazione politica che ha perso la bussola. Seguono la Bardot perché non hanno più il coraggio di seguire i Santi o i Cavalieri. Preferiscono un’icona pop appassita, una “non-madre” che preferisce i randagi ai propri simili, pur di non ammettere che la loro battaglia è diventata una questione di pura conservazione del vizio.Innalzare la Bardot significa ammettere che la civiltà occidentale non ha più nulla da dire, se non rivendicare il diritto di restare un bordello a cielo aperto, purché sia un bordello “nostrano”.

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