
n questi giorni è in discussione la legge di bilancio. In un contesto internazionale molto difficile il governo si presenta all’appuntamento con all’attivo alcuni risultati importanti: il rating del paese è migliorato, lo spread è tra i più bassi da 15 anni, scendono gli oneri per far fronte al debito pubblico, così come i tassi di interesse. In generale, sono migliorate le condizioni per rendere il nostro sistema competitivo. Ed infatti l’occupazione è aumentata. Esiste il grande problema del potere di acquisto dei salari che pero’ non si può risolvere con un tocco di bacchetta magica, con le spese militari da finanziarie e le guerre commerciali da schivare. La manovra cerca di sostenere il ceto medio, di aumentare i salari più bassi e di garantire il finanziamento al sistema sanitario. Certo, il dibattito parlamentare potrà servire per migliorare il testo. A fronte di questa situazione, va dato atto che la politica del governo è ispirata alla prudenza ed alla serietà. Dalle opposizioni ci si aspetterebbe un approccio costruttivo. Invece, non ce la fanno proprio. L’altro giorno la segretaria del PD Schlein ha presentato la sua contromanovra. In sé, ottima iniziativa perché dovrebbe esserci un’attenzione ai contenuti, invece, è una cosa di facciata, un teatrino. A parte qualche argomento condivisibile (legato all’importanza di una politica industriale), sono andati in scena gli slogan. Ad esempio, quando ha parlato di salario minimo. Poi, c’è la posizione della CGIL, che ha diviso il sindacato e che punta a radicalizzare lo scontro con il governo. Fa politica e partecipa a questo teatrino, ma appare sempre più distante dal mondo del lavoro. Inoltre, usa lo strumento dello sciopero in modo inopportuno. Ciò anche per i disagi causati ai cittadini e per la decisione di collocare sempre le astensioni di venerdì. In sostanza, la manovra è un’ottima base, il dibattito parlamentare potrà portare un contributo positivo, ma sinistra e CGIL non hanno un approccio costruttivo. Buona domenica e buona settimana.