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18 Dec
MONTGISARD. CRONACA DI UNA BATTAGLIA SPIRITUALE

Nel lontano 1177, nelle terre di Terrasanta, si consumò uno scontro che trascende la mera strategia militare: la battaglia di Montgisard. Non fu solo una vittoria strategica, ma il trionfo dello spirito sulla materia, della Fede contro la soverchiante minaccia. A guidare il piccolo esercito cristiano c’era Re Baldovino IV di Gerusalemme, noto come il “Re lebbroso”. Nonostante fosse afflitto da una malattia invalidante che lo stava consumando, la sua fermezza e il suo spirito erano inossidabili. Baldovino, con un manipolo di circa 500 cavalieri (di cui si stima fossero solo circa 80-100 i Templari), si trovò di fronte a un’armata sterminata, quella del grande sultano Saladino, forte di circa 25.000-30.000 uomini.L’esercito di Saladino, dopo aver invaso il Regno, era disperso in ampie zone per il saccheggio e la razzia, ritenendosi al sicuro da qualsiasi minaccia da parte del piccolo contingente cristiano assediato ad Ascalona. Baldovino e i Templari, intrapresero una marcia lungo la costa per intercettare Saladino. Le probabilità di vittoria erano inesistenti, eppure fu una vittoria che cambiò il corso degli eventi. La narrazione dell’epoca racconta che, prima della carica, Re Baldovino scese da cavallo, nonostante la sua malattia, e si prostrò in preghiera davanti alla Vera Croce, la sacra reliquia. Questo atto di umiltà e fede totale galvanizzò i suoi uomini, trasformando la paura in una forza travolgente.Il terreno collinare e sconnesso di Montgisard ostacolò la manovra degli arcieri a cavallo di Saladino favorendo la carica della pesante cavalleria crociata. I Templari, che costituivano il cuneo d’assalto, caricarono con una furia inaudita e un impeto spirituale inarrestabile, penetrando nel cuore delle linee di Saladino, colto totalmente di sorpresa. L’inverosimile si realizzò: quel 25 novembre 1177, il manipolo cristiano sbaragliò l’esercito del Saladino. Il sultano stesso riuscì a fuggire a fatica, forse in groppa a un cammello da corsa. La vittoria fu accolta in tutto il mondo cristiano come un evento miracoloso, rafforzando l’immagine di Baldovino come sovrano protetto da Dio e alimentando un rinnovato entusiasmo per la causa crociata. Sul luogo della battaglia, Baldovino fece erigere un monastero benedettino dedicato a Santa Caterina d’Alessandria, la cui festa ricorreva proprio quel giorno.Montgisard fu un’interruzione momentanea nella crescente potenza di Saladino, un decennio prima della tragica sconfitta di Hattin (1187). Rimane un monito eterno: nei momenti più difficili, la fede incrollabile e la perseveranza possono superare la logica delle forze in campo.

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