Il nuovo libro di Fabrizio Fratus che indaga il lato oscuro del desiderio digitale
Dopo il successo e l’impatto culturale de L’ideologia del godimento, primo testo italiano a denunciare i danni psichiatrici, relazionali e sociali derivanti dal consumo di pornografia, Fabrizio Fratus torna con un nuovo libro destinato a far discutere:
“OnlyFans – L’altra faccia del piacere virtuale” (titolo esemplificativo), una riflessione profonda sul fenomeno che sta trasformando il modo in cui viviamo il corpo, il desiderio e le relazioni.
Il testo, frutto di un’approfondita analisi sociologica e culturale, si concentra su una piattaforma apparentemente innocua, divenuta però il simbolo di una nuova forma di mercificazione dell’intimità.
Fratus mostra come OnlyFans rappresenti la versione più moderna e normalizzata dell’autopornografia, coinvolgendo soprattutto giovani donne che espongono il proprio corpo per denaro e uomini che sviluppano dipendenze affettive verso relazioni virtuali, finte e disumanizzanti.
“Questo libro – spiega l’autore – nasce dalla necessità di continuare un lavoro iniziato anni fa: comprendere come il digitale, attraverso pornografia e piattaforme come OnlyFans, stia alterando la percezione di sé, dell’altro, e delle relazioni umane. Solo la conoscenza può creare coscienza e renderci liberi.”
Fratus affronta l’argomento senza moralismi, ma con la forza dei dati, delle testimonianze, della ricerca. Il suo è un lavoro di denuncia ma anche di proposta: ricostruire una cultura della dignità, del corpo come linguaggio affettivo e non come prodotto da vendere.
Un libro che apre interrogativi urgenti per famiglie, educatori, uomini e donne:
– Che messaggio stiamo dando alle nuove generazioni sul valore del corpo?
– È davvero libertà, quella che si misura in follower e abbonamenti mensili?
– Che tipo di società stiamo diventando, se anche l’intimità è monetizzabile?
“OnlyFans – L’altra faccia del piacere virtuale” è destinato a diventare un riferimento nel dibattito su nuove dipendenze, virtualizzazione del desiderio e crisi delle relazioni autentiche.
Un testo necessario, che non si limita a osservare il presente, ma ci invita a scegliere se subirlo o cambiarlo.