
Gli attacchi di certa magistratura militante al governo e a quella parte della politica che non si inginocchia e non pende dalle sue labbra, sono sempre stati caratterizzati da un approccio “religioso/laico “. Certi magistrati (soprattutto pm) si sentono sacerdoti della legge, ottimati, legittimati per grazia divina. Propensi a confondere l’etica (la loro) con il diritto. In questa campagna referendaria ci proveranno in ogni modo a creare confusione con frasi ad effetto, dicendo che il loro potere è una garanzia per i cittadini. Poi, presi dalla foga qualche errore evidente lo commettono, come il Procuratore Gratteri che ha letto in TV una intervista fake di Giovanni Falcone mentre cercava di sostenere che lui era contrario alla separazione delle carriere. Penso però che sia necessario non accettare le provocazioni e spiegare punto su punto le ragioni del sì. La riforma della giustizia non è a vantaggio di un partito piuttosto che di un altro, ma dei cittadini. Buona domenica e buona settimana