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24 Sep
24Sep

L’evento è organizzato in occasione del World Mental Health Day, che ricorre ogni anno il 10 ottobre, da UPO e dalla SCDU Psichiatria dell’AOU “Maggiore della Carità” di Novara.

In occasione del World Mental Health Day, venerdì 10 ottobre 2025, l’Università del Piemonte Orientale e la SCDU Psichiatria dell’AOU “Maggiore della Carità” di Novara organizzano l’evento “Il disagio psichico: dalla pietra della follia al modello bio-psico-sociale”. Il titolo scelto per la giornata di contributi scientifici e riflessioni fa riferimento all’antica convinzione che la pazzia fosse causata da una pietra all’interno del cranio, da estrarre per riportare il malcapitato o la malcapitata alla “normalità”. «Questo concetto – dichiara Patrizia Zeppegno, professoressa associata di Psichiatria presso il nostro Ateneo –, pur risalente a un passato lontano, solleva domande ancora attuali: cosa definiamo “normale”? Chi è il “diverso”?». Nell’era contemporanea, pur non esistendo più la “pietra”, assistiamo a un fenomeno di “iper-diagnosi” che rischia di restringere il concetto di normalità. Come ha sottolineato Tyl Wykes, Head of School of Mental Health & Psychological Sciences presso il King’s College di Londra, il «bacino della normalità si sta restringendo a una pozzanghera, trasformando la tristezza o il disagio in patologie da curare a tutti i costi». «È fondamentale, invece – continua Zeppegno, organizzatrice dell’incontro insieme a Carla Gramaglia, professoressa associata di Psichiatria presso il DIMET, – distinguere tra un semplice malessere, che merita sempre attenzione, e una condizione di malattia che necessita di una cura specifica, sia essa farmacologica, psicoterapeutica o una combinazione delle due». L’evento, aperto alla cittadinanza, a studentesse e studenti, personale tecnico amministrativo-bibliotecario e docenti UPO, si propone di esplorare queste e altre riflessioni da una prospettiva multidisciplinare. I posti disponibili sono 200; l’assegnazione avviene in base all’ordine di iscrizione, da effettuarsi inviando una mail a carla.gramaglia@med.uniupo.it.

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