La comunità ucraina in Italia, attraverso l’Esarcato Ucraino (parte della Chiesa Cristiana Cattolica riconosciuta dal Vaticano), ha promosso una raccolta fondi per rispondere alla richiesta di aiuto umanitario della città di Khmelnytskyi. Con le donazioni raccolte sarà possibile inviare nuove ambulanze, strumenti fondamentali per il soccorso della popolazione civile colpita dal conflitto. La cerimonia di benedizione delle ambulanze si terrà domenica 5 ottobre, alle ore 9:00, in Piazza della Repubblica a Novara, di fronte al Duomo. La celebrazione sarà presieduta da Padre Yuriy Ivanyuta, parroco della Parrocchia ucraina di Piemonte e Valle d’Aosta. Nel primo pomeriggio i mezzi partiranno alla volta dell’Ucraina. Questo intervento si aggiunge a una lunga e significativa catena di solidarietà: dall’inizio dell’invasione russa sono già partiti 88 tir carichi di aiuti umanitari, destinati in gran parte alla città di Khmelnytskyi. Tra i gesti di sostegno più rilevanti si ricordano la donazione di un generatore da parte del Comune di Novara, oggi in uso per le emergenze nell’ospedale cittadino ucraino, e la fornitura di dispositivi medico-sanitari donati da diversi ospedali italiani, in particolare dall’Ospedale di Aosta. “Un grande ringraziamento – dichiara Padre Yuriy Ivanyuta - – va a tutti gli ucraini presenti in Italia che hanno contribuito con generosità, agli italiani che hanno partecipato con donazioni, e al dottor Antonio Moschetto, che ha curato gli aspetti logistici e che guiderà personalmente la carovana delle ambulanze. Un ringraziamento anche all’amministrazione comunale di Novara e, in particolare, al Sindaco Alessandro Canelli per la sensibilità e l’attenzione dimostrate in questo lungo periodo di conflitto nei confronti della comunità ucraina, che conta oggi oltre 1.353 residenti in città. E’ un ricordo che non ci lascerà mai quello dell’inizio della guerra, momento in cui di fronte alla fuga degli Ucraini, i cittadini novaresi, insieme all’amministrazione, hanno aperto le braccia e le porte delle loro case. Novara è stata, in Italia, con Rimini, la città più accogliente, quella che ha ospitato gli ucraini in fuga dalla guerra, sostenendoli, aiutandoli e facendoli sentire parte integrante della comunità. A tutti va dunque un grosso grazie per quello che è stato fatto e per ciò che si sta ancora facendo”.