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18 Mar
18Mar

La distribuzione territoriale dell’allevamento bovino in provincia di Novara è così ripartita: Pianura (risicola, irrigua e non irrigua): si concentra la maggior parte degli allevamenti (55%di imprese e 75% dei capi), di dimensioni medie o elevate, condotte con metodo intensivo; il latte viene consegnato ai caseifici per la produzione di gorgonzola; Collina (media e bassa collina): con allevamenti di medie dimensioni (30%di imprese e 20% dei capi); il latte viene consegnato ai caseifici per la produzione, oltre che di gorgonzola, di formaggi freschi; Montagna ed Alta Collina: sono presenti aziende di piccole dimensioni (15%di imprese e 5% di capi), che praticano la transumanza locale; il latte in molti casi viene lavorato direttamente in azienda con produzioni di tome ed altri caci tipici del territorio per le vendite dirette. 

Patrimonio bovino anno 2014 e 2015 delle razze principali allevate in Provincia di Novara (elaborazione dati Ufficio veterinario ASL.NO, ARAP, Ufficio Statistica Settore Agricoltura)

   

RAZZAVACCHEVITELLE/MANZETTE/ MANZEBOVINI MASCHI
Bruna1103525170
Frisona9.0007.8001.10017.900
Jersey12012510255
Pezzata Rossa Italiana11012540275
Meticce/Incrocio4407355601.735
Piemontese9806205002.100
Limousine/Charolais/ Blonde d’Aquitaine2001.1002501.550
Totale razze succitate10.96010.5402.48523.985
Altre Razze100250280630
TOTALI11.06010.7502.76524.615

 Patrimonio Bovini Provincia di Novara anagrafe  agricola Regione Piemonte   

  Anno  N°  Allevamenti   N ° Capi  U.B.A
  2020   302    23.678  17.430
  2024   273    22.678  17.950

 Patrimonio Bovini Provincia Comuni di Ameno, Armeno Miasino  anagrafe agricola Regione Piemonte   

   Anno  N° Allevamenti  N° Capi  U.B.A
  2020  22  568        Vacche da latte 166       altre  184  436
  2024  25  603        Vacche da latte 197       altre  104  400

 RAZZA BRUNA Razza originaria della Svizzera, si è diffusa in Italia, nelle vallate alpine anche attorno al Monte Rosa; può, a tutti gli effetti, considerarsi autoctona, data la grande rusticità e la capacità ad adattarsi a condizioni ambientali difficili. E’ allevata soprattutto in montagna. Originariamente, negli anni 50 e a fine anni 60, era la razza prevalente in montagna e collina; privilegiata dai margari in quanto rustica e di poca pretesa, riusciva al alpeggiare nei terreni difficili anche sassosi o invasi da felci. La stazza medio piccola, arti corretti ed il garrese forte fecero di lei un’icona della vacca montana anche nella nostra Provincia. Dapprima la stazza era decisamente più contenuta, l’altezza irregolare e la mammella spesso non corretta; la produzione di latte non era elevata ma la resa soddisfacente alle aspettative di quegli anni. Verso gli anni 70 cominciò un’opera di selezione; sia la Bruna Svizzera sia quella Italiana furono incrociate con tori di Brown Suiss importati dagli Stati Uniti. La selezione continuò con seme prodotto per la fecondazione artificiale. La razza ebbe un’evoluzione: l’altezza si stabilizzo ed i nuovi nati assunsero dimensioni maggiori. Le caratteristiche delle femmine diventarono a tutti gli effetti da latte; il vitello era ed è comunque un discreto completamento di reddito. Per contro, la selezione rese la razza più esigente dal punto di vista alimentare, più fragile, perdendo quelle caratteristiche di ruvidezza e potenza nel pascolo. Diversi allevamenti di fondovalle divennero stanziali ed alcuni non furono più mandati in alpe. La razza è divenuta razza da latte. Oggi i bovini adulti sono soggetti di buona mole, statura e peso; il mantello è marrone va dal chiaro allo scuro, uniforme e la pelle è fine e morbida. La Bruna Italiana è una razza allevata per la produzione di latte con rese alla caseificazione elevate, adatto per la produzione di formaggi tipici. Sono bovini con grande capacità di adattamento agli ambienti agricoli, diffusi soprattutto in Montagna e Collina, presenti pure in molti allevamenti di pianura. Si distingue per la sua docilità e facilità al parto. Alla macellazione da buone rese in carne di qualità. La razza bruna e soggetti derivati sono presenti in tutti i continenti; il patrimonio mondiale è di circa 10.000.000 di capi; in Italia sono conteggiati circa 500.000 capi (oltre 400.000 vacche) in tutte le regioni. Il Libro genealogico in Italia è tenuto e gestito dall’ANARB (Associazione Nazionale Allevatori Razza Bruna Italiana) fondata nel 1957, con sede a VERONA; opera sul territorio tramite le ARA/APA. I capi iscritti in Italia sono 160.000 di cui 105.000 vacche. La riproduzione avviene tramite fecondazione artificiale. La produzione media italiana per lattazione è di 7.500 Kg, al 3,50% di proteine e al 3,96% di grasso. La Bruna è tra le razze che producono latte di eccellenza per il contenuto proteico alto soprattutto con elevata percentuale di K caseina B fondamentale per la produzione di formaggi. La produzione media della provincia di Novara per lattazione è di 6.800 Kg di latte al 4,2 % di grasso al 3,9% di proteine. In provincia di Novara la razza tipicamente da latte è allevata nell’areale montano (Ameno, Armeno, Bolzano Novarese, Invorio, Orta San Giulio, Massino Visconti, Miasino, Nebbiuno, Pettenasco, ecc. …) e in numero minimo in altri Comuni Novaresi. Oltre a varie rassegne di interesse locale si svolge annualmente in autunno ad Armeno la Mostra Ufficiale Interprovinciale del LLGG di razza Bruna che vede la presenza mediamente di 10 allevamenti con circa 100 bovine. La suddetta Mostra è una delle più antiche dell’arco alpino, nel 2023 siamo arrivati alla 65^ edizione; causa Blue Tongue nel 2024 la mostra non si è tenuta. RAZZA PEZZATA ROSSA La razza Pezzata Rossa italiana, il cui cento d’origine è la Svizzera, appartiene al gruppo delle Pezzate Rosse derivate Simmental. I bovini sono rustici, presentano rilevante robustezza, precocità di sviluppo, mantello pezzato rosso. Oltre a produrre latte danno ottime rese in carne, tenera, di colore chiaro (duplice attitudine). Sono bovini longevi e fecondi. Le vacche raggiungono anche i 700 Kg mentre i vitelloni a 20 mesi giungono a 650 Kg. Il gruppo di razze pezzate rosse contano un patrimonio mondiale assai cospicuo di circa 40.000.000 di capi. In America le pezzate rosse sono state allevate per produrre carne; in Europa le rosse sono state selezionate per la duplice attitudine latte e carne. Ultimamente, soprattutto in Italia e Francia, l’indice selettivo ha dato prevalentemente peso al latte. In Italia il patrimonio delle PRI è indicativamente di circa 600.000 soggetti. Il Libro genealogico in Italia è tenuto e gestito da ANAPRI (Associazione Nazionale Allevatori Pezzata Rossa Italiana) con sede ad UDINE; i capi iscritti al Libro Genealogico della Pezzata Rossa italiana sono 160.000 di cui 65.000 bovine. In provincia di Novara gli allevamenti, prevalentemente per il latte, sono allocati nella zona di montagna (Ameno, Armeno, Bolzano Novarese, Borgomanero, Orta San Giulio, Massino Visconti, Miasino, Nebbiuno, Pettenasco, ecc. …). Presente in allevamenti di altri comuni in numero minimo. E’ un’ottima pascolatrice capace di utilizzare anche foraggi grossolani, sufficientemente rustica, ma risponde bene anche ad un’alimentazione intensiva quando allevata per il latte. La produzione di latte in provincia di Novara, nel 2024 per bovina, a seguito dei controlli funzionali,è stata pari ad una produzione media di 5.100 Kg. di latte con il 3,85 % di grasso ed il 3,6% di proteine. Essendo a duplice attitudine, bovine, vitelloni e vitelli presentano una buona capacità di accrescimenti medi giornalieri e le rese al macello buone, anche se inferiori alle razze tipicamente da carne. Particolarmente interessante è la Mostra Interprovinciale bovini di razza Pezzata Rossa di Armeno che si tiene in autunno, la presenza media è di 12 allevamenti. Nel 2023  alla 22^ edizione  presenti ben 160 bovini. La suddetta Mostra causa Blue Tongue nel 2024  non si è tenuta.

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