Il fabbricato denominato ex Istituto De Pagave, originariamente convento divenne un ospizio per poveri e inabili nel 1833, per decisione testamentaria di Gaudenzio De Pagave. L’edificio, ristrutturato dall’architetto Antonio Agnelli tra il 1788 e il 1865, è stato recentemente recuperato con un progetto che prevedeva la realizzazione di alloggi autonomi per anziani costituiti da un unico ambiente camera/soggiorno con angolo cottura e un disimpegno di ingresso che da accesso al bagno di pertinenza dell’unità di residenza. Nella struttura, organizzata su due livelli, vi sono poi numerosi ambienti comuni e di servizio funzionali alla originaria destinazione d’uso prevista dal progetto finanziato a suo tempo dalla Regione Piemonte. Nel progetto di recupero originario era previsto anche un collegamento alla più recente struttura A.P.S.P. ISTITUTO GAUDENZIO DE PAGAVE, mai del tutto finalizzato. La struttura non è mai entrata in funzione e vi sono ancora una parte degli ambienti che necessitano una ristrutturazione completa. Attualmente con fondi del PNRR - Missione 5 “Inclusione e coesione”, sono in corso interventi per la messa in servizio degli alloggi al piano terra, rientranti nel citato recupero e mai entrati in funzione, con destinazioni dedicate all’housing temporaneo, prevedendo anche stanze dedicate al trattamento di specifiche disabilità e ambienti dedicati alla stazione di posta. Gli obiettivi principali di questa ulteriore fase che è possibile definire a tutti gli effetti come di completamento sono pertanto finalizzati alla messa in funzione dell’intero complesso “ex Istituto De Pagave” con spazi eterogenei da potersi utilizzare per scopi socio-assistenziali, educativi e sanitari, oltre che per eventi, incontri ed esposizioni, mediante: la messa in servizio degli ambienti restaurati, e mai messi in funzione; il recupero degli ambienti e parti del complesso esclusi dall'ultimo intervento di restauro anche, dove necessario, con opportuni interventi di adeguamento statico al fine di ripristinarne l’integrità strutturale ed architettonica; l’eliminazione dello stato di degrado sui prospetti del complesso; il riordino e completamento delle aree esterne che dovranno permettere di conseguire un netto miglioramento della qualità ambientale e paesaggistica anche del contesto territoriale nel quale l’edificio è inserito; adeguati interventi atti al contenimento dei consumi energetici; opere impiantistiche di adeguamento e completamento opere di rifinitura varie; L’intervento proposto si prefigge di restituire alla collettività un bene di inestimabile valore, non solo preservandone l’integrità fisica e storica, bensì, dotandolo anche di una funzione che ne garantirà la vitalità e la sostenibilità economica nel lungo periodo. Il progetto rappresenta un’importante occasione di riqualificazione culturale e sociale per Novara