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18 Nov
18Nov

Il 22 novembre UPO presenta a Novara i risultati del progetto europeo di medicina di precisione per l’artrite reumatoide. Al centro dello studio un modello che replica i tessuti del paziente per prevedere l'efficacia dei farmaci e personalizzare le cure. L’evento è aperto al pubblico.

Il 22 novembre 2025, presso l’Auditorium “Gaudenzio Cattaneo” (Via Perrone 18, Novara), l’Università del Piemonte Orientale apre le porte alla cittadinanza, ai pazienti con artrite reumatoide e alle istituzioni per presentare i risultati di FLAMIN-GO, un importante progetto europeo dedicato alla medicina di precisione per le malattie reumatologiche. L’evento, ad accesso libero, inizierà alle 9.30 e sarà aperto dai saluti istituzionali del rettore UPO, professor Menico Rizzi. Al centro del progetto vi è la creazione della prima sinovia su chip personalizzata, un modello microfluidico che riproduce la sinovia – il fluido biologico viscoso e trasparente fondamentale per il benessere e il movimento delle nostre articolazioni – dei singoli pazienti affetti da artrite reumatoide e che consente di prevedere in anticipo l’efficacia dei farmaci, ridurre gli effetti collaterali e guidare scelte terapeutiche più mirate. Il modello sviluppato ha già mostrato risultati altamente promettenti, confermando l’enorme potenziale della medicina di precisione nel campo delle malattie autoimmui. Il CAAD, Centro di Ricerca Traslazionale sulle Malattie Autoimmuni e Allergiche, dove si è sviluppato il progetto, si conferma un punto di riferimento nazionale e internazionale per lo studio delle malattie autoimmuni, grazie a un approccio che integra biologia, ingegneria, clinica e tecnologie omiche di analisi avanzate. «La stretta collaborazione con ospedali, università europee, aziende biotech e associazioni di pazienti – spiega la professoressa Annalisa Chiocchetti, responsabile del progetto – ha permesso di creare un ecosistema capace di trasformare la ricerca in soluzioni concrete per i cittadini. FLAMIN-GO rappresenta solo l’inizio di un percorso più ampio, che comprende la validazione clinica su larga scala dei modelli su chip, la creazione di gemelli digitali per monitorare l’evoluzione della malattia e lo sviluppo di strumenti diagnostici e terapeutici più rapidi, sostenibili e personalizzati.» L’evento del 22 novembre è aperto a cittadini, pazienti e istituzioni. Interverranno ricercatori, clinici, associazioni di pazienti e aziende biotech per illustrare i risultati del progetto, le tecnologie utilizzate e gli sviluppi futuri del CAAD. FLAMIN-GO ha dato forma a un dispositivo diagnostico di frontiera che, una volta validato, garantirà meno incertezza, meno tempo perso e più possibilità di cura, con un notevole guadagno per il SSN. Per le istituzioni, rappresenta un esempio concreto di innovazione che si traduce in servizio al territorio; per i pazienti, un messaggio di vicinanza e ascolto; per la società, la dimostrazione del valore della ricerca pubblica quando università, ospedali, imprese e associazioni lavorano insieme. La giornata offrirà l’opportunità di conoscere i risultati del progetto direttamente dai ricercatori, ascoltare il punto di vista dei pazienti e dei clinici, approfondire le nuove frontiere degli organi su chip e partecipare a una tavola rotonda aperta alle domande del pubblico. «La ricerca – conclude la professoressa Chiocchetti – è più forte quando cammina insieme alle persone e questo evento rappresenta un’occasione preziosa per costruire insieme il futuro della medicina di precisione a Novara.»


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