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10 Sep
10Sep

Bianca Marchetti nasce a Udine nel 1905. Insieme ai fratelli attraversa il periodo della Grande Guerra; la famiglia si allontana da Udine per tornare alla fine del conflitto. Frequenta poi l'Istituto Magistrale di Udine, dove si diploma nel 1922 e dove ha come docente, tra gli altri, l'architetto Cesare Miani, pittore di gusto floreale modernista; in seguito si iscrive all'Accademia a Venezia, dove si diploma nel '27. Nella città lagunare frequenta lo studio di Emilio Paggiaro, amico di famiglia e pittore di tendenza verista dai toni espressionisti. Il suo linguaggio risente anche delle influenze di Lorenzo Viani, che conosce grazie alle Biennali. Non a caso i temi che approfondisce sono soprattutto di carattere sociale. Nel 1926 partecipa alla prima Biennale Friulana con un disegno raffigurante suo padre. Nel 1928 le viene diagnosticata la tubercolosi, evento che la spinge a un profondo isolamento, con l'arte come unico rimedio. Nel 1930 in suo dipinto con protagonisti dei Viandanti viene pubblicato su Illustrazione veneta; nello stesso anno partecipa a a Trieste alla Quarta Esposizione d'Arte del Sindacato Regionale Fascista. Il critico Carlo Benco parla di una pittrice dotata di "una propria personalità e una buona fantasia". Nel 1931 partecipa all'Esposizione internazionale di Arte Sacra a Padova con il dipinto Consolazione. Muore a Udine nel 1932 a causa della tisi. Nel dicembre del '34 le viene dedicata una sala alla Seconda mostra della sezione di Udine del Sindacato fascista Belle Arti della Venezia Giulia. "Se del passato torna una lusinga/grande come il mistero della vita/non ti fermare per guardarti indietro, non ti fermare;/cammina, cammina./Cammina insieme con la primavera/insieme con le foglie che l'autunno/ strappa e trascina".#biancamarchetti#pittura#scrittura#emozioni#lagrandebellezza

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