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10 Sep
10Sep

Giovanni Ciangottini nasce nel 1912 a Umbertide, in provincia di Perugia. Si forma all'Istituto artistico di Perugia e in seguito si diploma all'Accademia di Belle Arti di Bologna sotto la guida di Virgilio Guidi, di cui diventerà assistente tra il '39 e il '43. Negli anni Quaranta Bologna è territorio fertile e vivace culturalmente: in città conosce Longhi, Morandi, Gnudi e Arcangeli, con il quale collabora per la rivista "Architrave ". La sua prima produzione pittorica dimostra capacità di sintesi e di astrazione ed è pervasa di raffinata ironia. Nel 1941 apre la galleria che porta il suo nome, dove espone opere di De Pisis, De Chirico e Morandi. Chiusa durante la guerra, la riapre poi con il nome di La Cupola nel '46; apre La Scaletta nel '49 e infine Il Cancello, attiva dal 1959 fino alla sua morte. Partecipa più  volte alla Biennale di Venezia; le sue opere sono legate dalla ricerca sul paesaggio marino e umbro, immerso in atmosfere stupite e sognanti. Arcangeli lo ha definito "neofuturista piuttosto che neocubista". Le opere tra gli ultimi anni Quaranta e i Cinquanta sono segnate da un'intensa ricerca formale che suggerisce "l'equidistanza tra sapienza e ingenuità", come dice ancora Arcangeli. È questo il periodo in cui si è avvicina all'Informale. Oltre all'attività pittorica, si dedica alla scrittura e alla critica. Muore a Bologna nel 1988. "Ciangottini muove dal clima della città morandiana, parecchio bloccato intorno al maestro, per aprirsi nel dopoguerra al confronto tra il realismo proclamato da Togliatti e le libere esperienze d'avanguardia". M. Scolaro #giovanniciangottini#pittura#scrittura#emozioni#lagrandebellezza

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