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09 Oct
09Oct

Milano, 8 ottobre 2025- Il sipario si è alzato ufficialmente ieri al MEET Digital Culture Center di Milano sulla nascita di The Youth Club, il nuovo progetto di Fondazione Cariplo che mette insieme dieci teatri d’eccellenza della Lombardia e di Novara con un obiettivo chiaro: avvicinare le nuove generazioni alle arti dello spettacolo e contrastare la povertà educativa. Un’alleanza, sostenuta con 2,5 milioni di euro, che intende trasformare il teatro in uno spazio vivo, accogliente e coinvolgente per giovani fino ai 30 anni. Non solo un luogo da visitare una tantum, ma un punto di riferimento capace di diventare parte integrante della vita culturale di chi sta costruendo il proprio futuro.  The Youth Club ha l’intento di rendere il teatro accessibile e significativo per i ragazzi e le ragazze abbattendo le barriere economiche, sociali e territoriali che spesso limitano l’accesso alla cultura. Nel corso dell’evento di presentazione del progetto The Youth Club, sono intervenuti i rappresentanti delle dieci istituzioni culturali coinvolte, insieme a Giovanni Azzone, Presidente di Fondazione Cariplo. L’incontro ha previsto tre tavole rotonde tematiche — Ascolto, Comunicazione e Sorpresa — dedicate all’approfondimento delle strategie per favorire l’accesso dei giovani al teatro. Ogni sessione ha avuto l’obiettivo di condividere approcci e buone pratiche. All’iniziativa hanno partecipato anche gli artisti Elena Lietti, Emanuele Aldrovandi e Andrea Piazza per portare una testimonianza diretta sul valore formativo e umano dell’esperienza teatrale, sottolineando l’importanza di creare spazi culturali accessibili e stimolanti per le nuove generazioni.  I dati raccolti dall’Evaluation Lab, (* tutte le elaborazioni sono state realizzate dall’Evaluation Lab di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore, su dati ISTAT ed Eurostat), raccontano la complessità della sfida. Nel 2023 il 27,9% dei giovani tra i 6 e i 24 anni ha assistito a spettacoli teatrali, registrando la quota più alta di spettatori rispetto alla popolazione generale. Ma questo dato positivo si scontra con una tendenza preoccupante: la partecipazione culturale dei giovani italiani dai 16 ai 29 anni è sotto la media europea, e il divario cresce ulteriormente nella fascia 25-54 anni. È proprio nei primi anni dopo la maggiore età, quando i ragazzi non sono più studenti accompagnati da insegnanti o genitori ma non hanno ancora abitudini culturali consolidate, che il rischio di abbandono si fa più alto. L’Italia paga un ritardo strutturale. L’analisi Eurostat mostra come la partecipazione ad attività culturali sia inferiore alla media UE in tutte le fasce d’età, con un divario che aumenta con l’invecchiamento. La distanza dall’Europa è ancora più marcata per le attività artistiche praticate occasionalmente rispetto a quelle regolari.  Il progetto The Youth Club conferma l’impegno molteplice di Fondazione Cariplo nei confronti delle nuove generazioni, a partire dalla prima infanzia fino ai giovani adulti. Un’iniziativa che intende costruire un modello che punti a consolidare legami, fiducia e senso di appartenenza. Per questo le dieci istituzioni coinvolte si impegneranno a rinnovare programmi e linguaggi, sviluppare formati vicini ai giovani e rafforzare la collaborazione con scuole, università e centri di aggregazione. Con The Youth Club, il teatro diventa un laboratorio di cittadinanza culturale: un investimento sul presente che guarda al futuro, con un obiettivo ambizioso ma necessario: fare in modo che le nuove generazioni possano sentire il teatro come casa propria.  Giovanni Azzone, Presidente Fondazione Cariplo “La maggior parte dei giovani e dei bambini in Italia non va a teatro, se non in qualche occasione, con la scuola. E’ una parte del problema che risponde al nome di “povertà educativa”. Chi non ha opportunità di questo tipo è come se rinunciasse a sviluppare una parte del suo bagaglio culturale. Certo, servono iniziative adeguate ai bambini, ai ragazzi e ai giovani di oggi, con un’offerta che avvicini queste generazioni. Altrimenti il rischio è duplice: i teatri non riusciranno nel realizzare un cambio generazionale di pubblico, e le nuove generazioni perderanno una grande occasione per emozionarsi, accrescersi, entusiasmarsi di fronte alla potenza dell’esperienza teatrale. The Youth Club punta ad invertire la tendenza. Lo fa con l’alleanza e la condivisione degli obiettivi con le più prestigiose realtà culturali del territorio. E’ un pezzo importante del percorso per far vivere la magia dello spettacolo ai più giovani; lo abbiamo fatto anche con il programma LAIVin che in diciotto anni ha coinvolto oltre 42 mila studenti delle scuole superiori, in questo caso facendo loro provare l’ebbrezza di salire sul palco e mettersi in gioco. Agganciare i giovani per offrire loro esperienze formative. Questo è l’obiettivo. In cambio avremo una generazione che integri i propri passatempi con altre attività a valenza culturale”. Le Istituzioni culturali aderenti Le realtà che fanno parte di The Youth Club sono state individuate nei Teatri di tradizione, nei Teatri di rilevante interesse culturale e nelle Istituzioni concertistico-orchestrali presenti sul territorio di intervento di Fondazione Cariplo. In particolare si tratta delle seguenti: Associazione Centro Teatrale Bresciano, Brescia Teatro Sociale di Como-Aslico Fondazione del Teatro Grande, Brescia Fondazione I Pomeriggi Musicali, Milano Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli, Cremona Fondazione Teatro Carlo Coccia, Novara Fondazione Teatro Donizetti, Bergamo Fondazione Teatro Fraschini, Pavia Teatro dell’Elfo Impresa Sociale, Milano Teatro Franco Parenti Impresa Sociale, Milano  Con l’adesione al progetto The Youth Club promosso da Fondazione Cariplo – commenta il Direttore Corinne Baroni - il Teatro Coccia di Novara sceglie di abitare una sfida: aprirsi, mettersi in discussione, farsi attraversare, riconoscendo l’ascolto come pratica culturale. In un tempo in cui la cultura è chiamata a ridefinire il proprio linguaggio e la propria funzione, il teatro ha una sfida urgente da affrontare: sapersi rivolgere alla Generazione Z non come semplice pubblico da attrarre, ma come interlocutore attivo da ascoltare, coinvolgere e valorizzareI giovani tra i 19 e i 30 anni vivono tra molteplici forme espressive, in un mondo in costante mutamento, attraversato da interrogativi profondi su identità, relazioni, giustizia sociale e ambientale. Il teatro può diventare per loro un luogo fertile di domande e possibilità, un territorio di riflessione condivisa, creatività, relazione. L’obiettivo del Teatro Coccia è riuscire a alleviare paure, creare esperienza, aumentare la consapevolezza attraverso la frequentazione del teatro, dagli spettacoli agli eventi off, dalle occasioni aperte a tutti a quelle esclusive per i giovani. Facendo diventare così la partecipazione all’attività teatrale una nuova buona pratica costante nella vita della Generazione Z, al pari dell’attività sportiva o di quella sociale. Le anteprime d’opera dedicate ai giovani, gli eventi letterari e musicali in contesti informali, i ritratti teatrali di figure che hanno rotto barriere e attraversato i confini del proprio tempo, diventano strumenti di dialogoMa l’ascolto si traduce anche in progettualità concrete: attraverso l’Accademia AMO, che forma giovani professionisti dell’opera nel passaggio tra studio e palcoscenico, e con il Premio Internazionale per Direttori d’Orchestra Under 35, il Teatro Coccia si apre alle nuove generazioni anche come luogo di crescita, opportunità e sperimentazione artistica. Nel dialogo con i maestri, nella messa in scena di titoli universali, nella scelta di allestimenti non convenzionali, in queste e altre prospettive, il teatro non è solo palcoscenico, ma anche spazio di relazione, luogo in cui rispecchiarsi e da cui ripartire. Una casa culturale aperta, dove anche i più giovani possano sentirsi visti, ascoltati, accolti.  ATTIVITÀ THE YOUTH CLUB @ TEATRO COCCIA ANTEPRIME D’OPERA – L’opera come esperienza generazionale Occasioni dedicate a giovani e studenti per avvicinarsi ai grandi titoli del repertorio in un contesto inclusivo, pensato per stimolare domande e confronto. Ma non solo, anche la possibilità di assistere a opere di nuova composizione, divenendo di fatto pionieri nell’ascolto di titoli nuovi. OPERA INTERATTIVA – Il pubblico entra in scena Un’esperienza immersiva in cui lo spettatore diventa parte attiva della narrazione, stimolando creatività, gioco e senso critico. Gli smartphone non sono più solo strumento di comunicazione e condivisione, ma diventano strumento di azione, mettendo i giovani al centro del racconto. ARCHETIPI PER IL FUTURO Ritratti teatrali di figure femminili che hanno attraversato la storia con coraggio e visione: un’ispirazione per le nuove generazioni, soprattutto per le giovani donne, a non arrendersi e perseguire i proprio obiettivi, coscienti di averne diritto ed essere nel giusto. A questo si lega il linguaggio eterno della mitologia, capace di parlare a tutte le generazioni anche attraverso l’opera lirica. ROMANZI D’ESORDIO E MELOLOGHI La scelta del melologo come forma di ascolto in movimento, che cattura l’attenzione partendo dalle vibrazioni del pianoforte, si unisce alla volontà di dare voce a romanzi di esordio, scritti spesso da coetanei della Generazione Z o poco più, racconti che parlano del contemporaneo. Immediati e di impatti, affidati alle mani di giovani pianisti e alla voce di giovani attori. LINGUAGGI IN DIALOGO – Musica, parola e movimento Un programma trasversale che intreccia concerti, teatro di parola e danza, offrendo molteplici accessi all’esperienza artistica per un pubblico curioso e multiforme. INCONTRI E ATTIVITÀ COLLATERALI – Spazi di ascolto e confronto Format che promuovono il dialogo, l’approfondimento e la partecipazione, offrendo ai giovani un ruolo attivo nella vita culturale.

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