Novara, 15 Luglio 2025. Visita del Presidente di Sawakami Opera Foundation, Atsuto Sawakami, in arrivo per sugellare personalmente la nuova collaborazione triennale tra la Fondazione
con sede a Tokyo e la Fondazione Teatro Coccia di Novara.
’accordo, siglato lo scorso 2 aprile, segna l’inizio di una collaborazione artistica e formativa fondata sulla musica, il dialogo culturale e il sostegno ai giovani talenti. La Sawakami Opera Foundation sostiene con forza le nuove generazioni di artisti, accompagnandoli in un percorso di crescita artistica e professionale. È in questo spirito che nasce la collaborazione con il Teatro Coccia e la sua Accademia dei Mestieri dell’Opera AMO, fucina creativa unica nel suo genere, un accordo che prevede la creazione di nuove orchestrazioni da camera di grandi titoli d’opera, appositamente adattate per piccoli ensemble strumentali e pensate per essere rappresentate in Giappone e in Italia. Un doppio binario artistico e formativo che rende il progetto singolare per impostazione e visione. Atsuto Sawakami, ha frequentato un dottorato in Economia Internazionale presso il Graduate Institute of International and Development Studies, affiliato all’Università di Ginevra, nel 1973.
Dal 1980 al 1996 ha ricoperto il ruolo di Direttore Rappresentante di Pictet & Cie Japan.
Nel 1996 ha fondato la Sawakami Investment Advisory e nel 1999 ha dato vita a Sawakami Asset Management Inc., la prima società indipendente di fondi comuni d’investimento in Giappone.
Con un forte impegno verso l’investimento a lungo termine, il suo fondo ha raccolto un ampio consenso tra gli investitori individuali, raggiungendo oltre 110.000 clienti e 400 miliardi di yen in gestione patrimoniale.Nel 2014, spinto dal desiderio di arricchire la vita delle persone in Giappone attraverso l’arte, ha fondato la Sawakami Opera Foundation.Nel 2016, in riconoscimento del suo contributo allo scambio artistico tra Giappone e Italia, ha ricevuto dal Governo Italiano l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana. La Sawakami Opera Foundation – spiegano dalla Fondazione - è una Fondazione di Pubblico Interesse istituita con l’obiettivo di promuovere la cultura operistica in Giappone e arricchire la vita delle persone attraverso l’apprezzamento di questa forma d’arte totale. La nostra missione è portare nella società il potere trasformativo dell’opera, concentrandoci sulla collaborazione internazionale, la valorizzazione dei territori e lo sviluppo di nuovi talenti. Uno dei progetti principali della Fondazione è il Japan Opera Festival. Si tratta di spettacoli all’aperto realizzati in siti riconosciuti come patrimonio culturale mondiale, come il Castello di Himeji e il Tempio Hōryū-ji. Incorporando le architetture più iconiche e suggestive del Giappone come elementi scenici, la Fondazione intende fondere l’estetica culturale giapponese con la tradizione dell’opera italiana, dando vita a una forma di espressione operistica nuova e affascinante da presentare al mondo. Queste produzioni non sono realizzate unilateralmente, ma nascono da una stretta collaborazione con teatri e professionisti dell’opera italiani. Unendo le forze di Giappone e Italia — artisti, maestranze e team creativi — realizziamo spettacoli di altissimo livello artistico e tecnico, frutto di una vera co-creazione internazionale. Un altro pilastro distintivo del nostro lavoro è la realizzazione di spettacoli operistici in piccoli comuni del Giappone, tra cui Tokushima, Kitakata e Hirosaki. A differenza delle grandi città come Tokyo e Osaka, questi progetti regionali sono pensati appositamente per comunità dove l’opera è stata finora poco accessibile. In Giappone, la base di appassionati di opera è ancora fragile, e sono moltissime le persone che non hanno mai avuto l’occasione di assistere a un’opera. In queste rappresentazioni locali, una percentuale altissima del pubblico assiste per la prima volta a uno spettacolo lirico. Grazie al nostro impegno, negli ultimi anni sono nati quasi 10.000 nuovi appassionati, e si prevede che il numero crescerà fino a 100.000 nei prossimi anni.Questi spettacoli non sono eventi isolati, ma il risultato di un lavoro annuale che coinvolge attivamente le comunità locali. Dalla fase progettuale alle prove, fino alla messa in scena, i residenti partecipano in modo attivo. I cori amatoriali locali ricevono una formazione intensiva da parte di professionisti, che li prepara a esibirsi accanto a solisti e musicisti di fama internazionale. Questa fusione tra passione locale e professionalità artistica genera produzioni di alta qualità, rafforza il senso di comunità e dà vita a nuovi festival culturali regionali. Il nostro lavoro promuove un movimento culturale in tutto il Giappone, in cui le persone non sono semplici spettatori, ma co-creatori di esperienze artistiche che arricchiscono le loro città e le loro vite. Il terzo pilastro della nostra missione è la formazione di giovani talenti. Negli ultimi dieci anni, abbiamo assegnato borse di studio a quasi 100 giovani cantanti giapponesi, offrendo loro la possibilità di studiare e perfezionarsi in Italia, patria dell’opera. Alcuni hanno intrapreso carriere internazionali, mentre altri sono tornati in Giappone per contribuire alla crescita delle loro comunità, dirigendo cori e formando le nuove generazioni di artisti. In questo modo, rafforziamo le basi dell’opera in Giappone sia a livello professionale che popolare. Inoltre, organizziamo regolarmente masterclass non solo per cantanti, ma anche per strumentisti e tecnici, con l’obiettivo di formare figure attive negli aspetti creativi e tecnici della produzione operistica. Attraverso queste tre aree d’intervento integrate, la Sawakami Opera Foundation continua a promuovere l’opera come motore di scambio culturale, sviluppo territoriale e trasformazione personale. Offrendo a persone in tutto il Giappone l’opportunità di incontrare, vivere e creare l’opera — spesso per la prima volta — non solo formiamo nuovi pubblici, ma coltiviamo anche la prossima generazione di artisti che porteranno avanti quest’arte in Giappone e nel mondo. La nostra collaborazione con il Teatro Coccia – proseguono - è appena iniziata con il lancio di un progetto di orchestrazione. Questa visita al teatro segna l’inizio della nostra nuova relazione e ha l’obiettivo di esplorare le potenzialità di una futura cooperazione.Una delle principali missioni della Sawakami Opera Foundation è ampliare le basi per la rappresentazione dell’opera in Giappone. In particolare, lavoriamo per far crescere il pubblico attraverso spettacoli in diverse regioni del Paese. Tuttavia, affrontiamo una sfida importante: la mancanza di strutture teatrali adeguate all’opera.Il Giappone dispone di molte splendide sale da concerto, ma la maggior parte è progettata per concerti sinfonici e priva di buca per l’orchestra. Anche nei teatri dove è possibile rimuovere dei posti per creare una buca, lo spazio è estremamente limitato. Queste strutture, per quanto carenti, sono considerate tra le migliori disponibili nel Paese. Di conseguenza, realizzare opere in grande formato con orchestre complete è estremamente difficile.Per affrontare questo problema, abbiamo incaricato il Teatro Coccia di realizzare una versione orchestrale de La Bohème per 15 strumenti. Se avrà successo, questa orchestrazione ci permetterà non solo di superare i limiti strutturali dei teatri giapponesi, ma anche di condividere la partitura con altre compagnie operistiche nel Paese, molte delle quali sono di piccole dimensioni e affrontano sfide simili. Riteniamo che questo progetto rappresenti un passo concreto e significativo.Guardando al futuro, speriamo di approfondire la collaborazione con il Teatro Coccia anche in altri ambiti della produzione operistica. Abbiamo già inviato molti giovani cantanti giapponesi in Italia grazie alle nostre borse di studio, ma persiste una barriera significativa tra lo studio in Italia e l’avvio di una carriera professionale nel Paese. Stiamo sviluppando un’accademia operistica in Giappone per formare cantanti a livello nazionale, ma cerchiamo anche opportunità per favorire il loro passaggio a una carriera internazionale: la collaborazione con il Teatro Coccia potrebbe svolgere un ruolo chiave in questo percorso.Un altro ambito di grande interesse è la formazione tecnica del personale di scena. Come abbiamo evidenziato in diverse occasioni, in Giappone mancano ancora figure professionali esperte nella scenografia, nei costumi e nella realizzazione degli oggetti di scena. Riteniamo che una collaborazione con il Teatro Coccia possa contribuire in modo significativo alla crescita del know-how tecnico nella produzione operistica giapponese. Attraverso questa visita e i continui dialoghi, auspichiamo di individuare nuove opportunità di cooperazione tra il Teatro Coccia e la nostra Fondazione — sia nella creazione artistica che nello sviluppo strutturale della cultura operistica in Giappone.Il Teatro Coccia impegnerà per questo importante progetto condiviso la Classe di Composizione dell’Accademia dei Mestieri dell’Opera del Teatro Coccia AMO, di cui è responsabile il Maestro Marco Taralli e le classi dei corsi tecnici: Macchinista per il Teatro Musicale (docente Helenio Talato), Tecnico Luci per il Teatro Musicale (docente Ivan Pastrovicchio), Sartoria di Palcoscenico (docente Silvia Lumes) e Trucco e Acconciature per il Teatro Musicale (docente Chiara Sofia Drossoforidis). AMO – Accademia dei Mestieri dell’Opera del Teatro Coccia è un progetto di alta formazione dedicato ai diversi ambiti del teatro musicale, con l’obiettivo di formare nuove generazioni di professionisti dell’opera, sia sul palcoscenico che dietro le quinte. L’Accademia rappresenta un unicum nel panorama formativo italiano: non solo offre percorsi teorici, ma affianca gli allievi a produzioni reali del teatro, permettendo loro di imparare “sul campo”, a stretto contatto con artisti, tecnici e operatori del settore. AMO nasce – spiega il Direttore Corinne Baroni - con la convinzione che la qualità di uno spettacolo non dipenda solo dai suoi protagonisti visibili, ma anche e soprattutto dal lavoro di squadra e dalle competenze tecniche e organizzative che lo rendono possibile. Per questo, l’Accademia investe nella formazione completa di tutte le figure coinvolte nella produzione operistica, contribuendo attivamente alla creazione di una filiera professionale solida e qualificata. L’approccio dell’Accademia è fortemente laboratoriale: ogni corso prevede ore di lezione frontale e un periodo di esperienza diretta nelle produzioni del Teatro Coccia, offrendo così agli allievi un’opportunità concreta di inserirsi nel mondo dello spettacolo con competenze reali e subito spendibili. Attraverso AMO, il Teatro Coccia si conferma non solo un centro di produzione culturale, ma anche un polo formativo di eccellenza, capace di rispondere alle esigenze del settore e di accompagnare i giovani talenti in un percorso professionale concreto, sostenibile e appassionato.“Con la Sawakami Opera Foundation – conclude Corinne Baroni – condividiamo una visione dell’opera come spazio aperto, inclusivo e contemporaneo. Questa collaborazione rappresenta una straordinaria opportunità per i giovani talenti che si formano con noi e un importante tassello nel dialogo interculturale tra Italia e Giappone. È un progetto che unisce mondi diversi sotto il segno dell’arte, dell’innovazione e di un futuro condiviso”.