Felice idea del Conservatorio di Novara per un ciclo di mini concerti da efettuarsi presso la struttura del De Pagave di Novara con l'utilizzo dei propri studenti/musicisti
La musica, si sa, offre a chi l’ascolta (e anche a chi la scrive e poi l’esegue) grande beneficio, portando bellezza e anche gioia. Nella musica ci si può perdere, immersi in melodie immortali, con brani legati al nostro vissuto quotidiano, alle nostre esperienze, a tutto ciò che possiamo riunire per facilità, in un solo insieme; beneficio per il cuore e per la mente. I benefici offerti dalla musica per gli anziani sono ampiamente dimostrati da una letteratura universalmente accettata. e sono descritti gli effetti terapeutici che dimostrano significativi miglioramenti su pazienti con demenza, ictus o Parkinson: partecipare ad attività concertate collettivamente o anche singolarmente ad attività incentrate sulla musica, apportano benefici impensabili solo qualche anno fa. Cantare, suonare con altre persone o studiare uno strumento musicale incrementa l’autostima, l’energia fisica e motivazionale, anche l’attività cognitiva trae notevole beneficio dall’ascolto, dallo studio di uno strumento musicale, offrendo agli anziani benefìci a livello cognitivo e fisico. I benefici maggior, secondo la corrente letterature si traggono dall’ascoltare musica, portando con più facilità le persone della terza età a mantenere contatti con la propria identità, con emozioni appaganti che coinvolgono non solo il corpo ma anche lo spirito. Ascoltare concerti, soprattutto in presenza, sconfigge o diminuisce il senso di solitudine e fa risalire il senso di appartenenza. La medicina moderna favorisce questi approcci, potenziando in tal modo negli anziani il potenziamento fisico, mentale e sociale, in persone, specialmente su soggetti ospitati in strutture pubbliche o private. E’ in questo senso che il Conservatorio di Novara, attraverso la sua Direttrice Alessandra Aina, ha iniziato a proporre all’Istituto De Pagave di Novara, un ciclo di incontri musicale con strumentisti che gravitano nell’orbita del Conservatorio. Il De Pagave ha sposato con entusiasmo l’idea di una concertistica dedicata agli anziani ospiti ed ai relativi parenti e dice: “La musica è un ponte tra passato e presente, un linguaggio universale, che regola emozioni, stimola la memoria, rafforza i legami con i ricordi e crea un senso di familiarità. Il Conservatorio di Novara porta la bellezza e il potere terapeutico della musica classica nel nostro Istituto, offrendo agli ospiti un’esperienza che favorisce il benessere, promuove la socializzazione e la connessione con i propri cari. Un’iniziativa che celebra il valore della musica come risorsa di cura, emozione e partecipazione culturale, a beneficio sia di ospiti, che di operatori.” Domenica 27 Aprile, (oggi per chi legge) ad esibirsi è stato uno studente di pianoforte che frequenta il terzo anno del Conservatorio novarese, Pietro Begni (foto), che ha proposto musiche di Mendelssohn, Rossini e un acclamatissimo bis con una partitura per pianoforte dal Don Giovanni di Mozart. Sentiremo parlare ancora di questo giovane e bravissimo pianista. Prossimo appuntamento musicale con gli Ospiti del De Pagave tra due settimane e il Gazzettino vi informerà tempestivamente sugli strumentisti che si esibiranno per gli anziani ospiti.