Giuseppe Maraniello nasce a Napoli nel 1945. Frequenta il Liceo Artistico e l'Accademia di Napoli; inizia a insegnare a Benevento nel 1969. In questo stesso anno ha la possibilità di conoscere la Galleria Morta di Napoli. Due anni dopo si sposta a Milano, dove incontra Luciano Inga Pin, che diventa per lui importante punto di riferimento. In galleria incontra diversi artisti con cui condivide la passione per la fotografia, che però abbandona a favore della pittura, che diviene per lui mezzo di comunicazione dialettico con scultura e disegno. Le sue opere, nate dalla combinazione di tele, materiali di recupero ed elementi scultorei in bronzo d ferro, si sviluppano sia a parete che nello spazio, presentando una sintesi tra materiali e immagini di rara efficacia: sono combinazioni dicotomiche tra colore e forma, antico e moderno, pieni e vuoti che riescono a trovare una sintesi evidente. Inizia poi un'intensa attività espositiva; in particolare, nel 1980 espone alla GAM di Bologna in una mostra curata da Francesca Alinovi, Renato Barilli e Roberto Daolio che segna l'inizio della corrente dei "Nuovi nuovi". Nel 1989 diventa titolare della cattedra di pittura dell'Accademia di Belle Arti, prima a Lecce, poi a Bologna e infine a Milano, dove rimane fino al 2003. Nel '90 ha una sala alla Biennale e, contemporaneamente, diverse esposizioni in Europa e America. Negli anni Novanta realizza diverse sculture permanenti in spazi pubblici. L'attività espositiva diventa sempre più intensa; nel 2011 vince, con l'architetto Mario Cucinella, il concorso bandito dalla CEI per la progettazione e la costruzione di una chiesa dedicata a Santa Maria Goretti a Mormano, in provincia di Cosenza; la chiesa, inaugurata nel 2020, ha un ricco apparato decorativo progettato da lui. "Maraniello compone un suo personale universo di figuralità, di creature ironiche, ludiche e simboliche distillandole in nuovo e consapevole vocabolario iconografico, con lo sguardo sempre rivolto all'interno del corpo scultoreo e della sua memoria". Fond. Marconi#giuseppemaraniello#scultura#nuovinuovi#lagrandebellezza#emozioni