Cookie PolicyPrivacy Policy
06 Oct
06Oct

Matteo Olivero nasce a Pratorotondo, una piccola frazione del comune di Acceglio nell'alta Val Maira, nel 1879, da Matteo, fuochista della marina mercantile e oste, e Lucia Rosano, di famiglia contadina. Dimostra fin da giovanissimo un interesse notevole per l'arte. Rimasto orfano di padre a causa del colera, si attacca quasi morbosamente alla madre, con cui si trasferisce a Cuneo nel 1891. Nel '95 si diploma all'istituto tecnico Grandis; in questi anni produce alcuni acquerelli in cui già emerge un certo interesse per la ricerca luministica. La madre vende poi il podere della famiglia per permettergli di trasferirsi a Torino con lei e frequentare l'Albertina, dove ha come maestri, tra gli altri, Paolo Gaidano, Pier Celestino Gilardi, Giacomo Grosso; conosce anche Leonardo Bistolfi che, pur non insegnando in Accademia, lo avvicina alla scultura. Nel 1900 ottiene una borsa di studio per un viaggio a Parigi, dove visita l'Esposizione Universale e vede Picasso, Braque e Segantini. Tornato a Torino, riprende a dipingere e si interessa di temi sociali, raccontando gli emarginati. Nel 1902 presenta alla Promotrice la tela Ultime capanne, in stile divisionista, e incontra Pellizza da Volpedo, che espone nella stessa sala il Quarto stato; diventano così molto amici. Ultime capanne viene venduto per 1100 lire all'industriale Emilio Foltzer, collezionista e promotore d'arte, permettendogli di diventare abbastanza noto nell'ambiente. Nello stesso anno incontra Alexis Merodack-Jeaneau, che fonderà la rivista Les Tendances Nouvelles per cui diventerà corrispondente dall'Italia con il nome di Leonardo. Torna poi in Val Maira, dove sviluppa uno stile legato alla dimensione emotiva del paesaggio: "La natura sola mi è maestra". Nel 1905, in polemica con i colleghi, si trasferisce a Saluzzo, dove vive anche momenti di difficoltà economica. Accanto a lui c'è sempre la madre, che scomparirà nel 1930; due anni dopo si toglierà la vita buttandosi dalla finestra del suo studio a Verzuolo, in un rustico messogli a disposizione da un suo estimatore, l'ingegnere Luigi Burgo. #matteoolivero #pittura#emozioni#lagrandebellezza

Commenti
* L'indirizzo e-mail non verrà pubblicato sul sito Web.