Quindici minuti di applausi per il giovanissimo direttore d'orchestra novarese, recentemente nominato Novarese dell'anno.
Al Regio di Parma, uno dei Teatri più importanti della Nazione, il "nostro" Riccardo si è fatto apprezzare nelle quattro versioni dell'opera forse più conosciuta di Puccini. Quattro repliche con il sempre "tutto esaurito".
Ottima l'orchestra filarmonica di Parma che ben si è espressa attraverso la bacchetta sicura e decisa di Riccardo Bisatti. Qualche dubbio sui costumi, allorché nel secondo atto arrivano in scena degli spazzini con tanto di saggina..... vestiti con giubbotti catarifrangenti (e già qui mi si era ritorto lo stomaco), raccogliendo la spazzatura in sacchetti di plastica bianchi, tenendo conto che al tempo di Puccini fortunatamente, la plastica non era stata ancra inventata. Dulcis in fundo, due ragazzi che escono dalla scena con un cherchietto sulla fronte con pila a led colorata, verde e rossa. Ancora, Rodolfo, per tutta l'opera, scatta foto con una macchia digitale. (E qui, il mio stomaco mi ha tirato un pugno che mi ha fatto trasalire).
A parte queste discutibilissime scelte di regia, la Bohème è stata cantata bene e diretta meglio. Due ore piacevolissime, ascoltando le note del grande Maestro di Lucca dirette da questo fenomeno di Bisatti, che vedremo presto dirigere in buche di prestigiosissimi teatri italiani e stranieri.