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20 Nov
20Nov

Giovanni Botta e Federico Fornoni - Zecchini Editore - Euro 29,00 - Giovanni Botta e Federico Fornoni (a cura di)

TRAME PUCCINIANE. Studi, documenti e ricerche artistiche

Hanno collaborato: Sara Ansaldi, Francesco Bellotto, Giovanni Botta, Alexandre Casaccia, Francesco Cesari, Federico Fornoni, Christian Giudici, Riccardo Pecci, Andrea Pongiluppi, Pietro Ragozzi, Rodrigo Serrudo Fernandez, Daniele Vecchi, Alberto Viarengo, Edoardo Tritto, Alessandro Zignani

Il volume inaugura la collana «Quaderni del Cantelli», realizzata dall'Ufficio Ricerca del Conservatorio di Novara, in linea con i nuovi sviluppi della ricerca nel sistema dell'Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica. I contenuti sono articolati in tre sezioni (le trame cui fa riferimento il titolo). La prima raccoglie studi sul compositore e su alcuni dei suoi capolavori: Manon Lescaut, La bohème, Tosca, Il trittico, Turandot. La seconda parte è di natura documentaria. L'Archivio di Stato di Novara conserva infatti un fondo di lettere pucciniane, in parte inedite, qui trascritte e commentate. L'ultima sezione è dedicata agli allievi delle classi di Composizione dei Conservatori di Novara e di Brescia. Ognuno dei giovani autori coinvolti propone un lavoro ispirato a Puccini.
Indice sommario

Prefazione
 di FEDERICO DOMENICO ERALDO SACCHI-ALESSANDRA AINA - Introduzione di GIOVANNI BOTTA

STUDI
ALBERTO VIARENGO: Novara incontra Puccini: la prima di Manon Lescaut rivisitata al Teatro Coccia

FEDERICO FORNONI: 

La Parigi della Bohème

RICCARDO PECCI:
- Stabat 
Scarpia: un pizzico di Palestrina nella Tosca?
- Il motivo di Scarpia, un fragoroso ``delitto in musica''
- Scarpia e il sadismo, «figlio bastardo del cattolicesimo»
- Profanare le note: Scarpia e lo Stabat mater di Palestrina

FRANCESCO BELLOTTO
- Dal livret alle disposizioni sceniche di Forzano: qualche annotazione sull'immaginario scenografico del Trittico
- Tra livrets e disposizioni: statuti storici
- Tra livrets e disposizioni: statuti formali
- Le disposizioni del Trittico
- Le scenografie delle disposizioni

FRANCESCO CESARI:
- Un “La” per Turandot
- Metamorfosi di un progetto
- Forma, tradizione, memoria
- L'opera senza duetti
- Per un teatro dell'immagine... sonora
- Verbi al futuro

ALESSANDRO ZIGNANI:
- La musica strumentale italiana e il fantasma di Puccini
- Il profugo del melodramma
- Il teatro del tempo e il gioco delle maschere
- L'innocenza perduta

DOCUMENTI
FEDERICO FORNONI-ALBERTO VIARENGO: Documenti pucciniani nell'Archivio di Stato di Novara

COMPOSIZIONI
DANIELE VECCHI: Impressioni 1924 per clarinetto e pianoforte
EDOARDO TRITTO: Portrait per chitarra
SARA ANSALDI: Variazioni sul tema «Vissi d'arte» per violoncello solo
ALEXANDRE CASACCIA: Anatomy of light, poema per saxofono contralto e pianoforte
ANDREA PONGILUPPI: Dialogo con Puccini su temi di Madama Butterfly per clarinetto solo
RODRIGO SERRUDO FERNANDEZ: Variazioni su «Un bel dì, vedremo» per saxofono alto, mandolino e pianoforte
PIETRO RAGOZZI: Paltò per flauto e clarinetto basso
CHRISTIAN GIUDICI: Variazioni sul nome ignoto per quartetto di saxofoni
Estratto del libro
 a cura di Giovanni Botta 

Sono lieto di annunciare, in qualita` di responsabile dell’Ufficio Ricerca e Dottorati del Conservatorio ‘‘Guido Cantelli’’ di Novara, la nascita del primo numero della collana « Quaderni del Cantelli » che costituisce il fondamento sui cui costruire e declinare il lavoro sulla e per la ricerca Afam. I « Quaderni del Cantelli » potranno avere una configurazione monografica, come in questa pubblicazione per le note ricorrenze pucciniane e in tutti quei casi in cui il focus monotematico sia di considerevole rilievo, oppure una configurazione variegata delle proposte scientifiche dei nostri allievi, docenti, dottorandi e ricercatori. Il primo numero, Trame pucciniane, propone studi di musicologi interni ed esterni al conservatorio insieme al contributo fattivo e non meno prezioso dei nostri studenti di Composizione con i loro lavori inediti di ispirazione pucciniana.
L’Ufficio Ricerca del Conservatorio ‘‘Cantelli’’, di recente costituzione, sioccupa di declinare la ricerca nel nostro istituto in tutti i suoi ambiti presenti e futuri: dottorati, ricerca pura, coordinamento dei ricercatori etc. Esso sorge in ottica di governance del delicato frangente storico del settore Afam attraversato da processi radicali di terziarizzazione e di allineamento con il sistema universitario. I dottorati di ricerca, i cui decreti sono disponibili, la figura del ricercatore, incluso nel nuovo DPR sul reclutamento, la ricerca in senso lato sono snodi cruciali per il pieno sviluppo delle virtualita` dell’Afam. L’ufficio ha inaugurato la sua attivita` nel marzo 2024 con la rassegna Musica incartata presso la biblioteca del nostro istituto che si occupa di organizzare presenta-
zioni di libri e audiovisivi, convegni, seminari di studio, inaugurando, con la presente pubblicazione, anche l’ambito editoriale. Si proseguira` l’attivita` prodigandosi per guidare e mediare i complessi processi di transizione terziaria in itinere e tradurre a livello pragmatico interventi e azioni in sinergia con il consiglio accademico e in accordo con la direzione del conservatorio.
Il prodotto di ricerca nel mondo Afam e` il passaggio che si compie dal risultato artistico a quello della ricerca artistico-progettuale che si nutre di intersezioni multidisciplinari e varieta` di approcci metodologici (quali-quantita tivi e fenomenologici, tecnologici etc.), il cui esito terminale puo` essere solo un elaborato scritto; tale elaborato sara` a sua volta il segno concreto della rilevanza cognitiva ed intellettuale del gesto artistico. Solo in questa ottica di
compresenza di teoria, prassi, poiesi ed elaborazione metalinguistica concettuale della performance potremo inverare il concetto di documentalita` del prodotto di ricerca, che verrebbe cosı` a costituire un veridico vettore di implementazione del patrimonio immateriale della conoscenza e dei saperi. Si vuole, insomma, portare avanti una operazione intensiva di valorizzazione della unicita` della ‘‘pratica artistica come ricerca’’ e della figura nascente dell’‘‘artista-
ricercatore’’ sottolineandone la valenza, la legittimita` e l’autonomia epistemo-logica e culturale.
La ricerca a firma Afam ha una ricchezza di contenuti eidetici e conoscitivi che vanno enucleati attraverso la molteplicita` prismatica delle sue specifiche metodologie. In questo senso puo` contribuire al progresso etico e umano della societa` con il portato veritativo e concettuale a cui fa riferimento. Collochera` inoltre il settore Afam nello spazio superiore della formazione guadagnando con tale missione una ulteriore spinta di internazionalizzazione e di si-
cura catalizzazione degli interessi dell’utenza e di capitale umano a cui si somma il capitale immateriale della conoscenza che verra` producendosi nei prossimi anni con vantaggi enormi sugli indotti e i parametri quantitativi e sumquelli qualitativi del patrimonio intellettuale.


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